NASCITA DI VIRGILIO (15 OTTOBRE 70 A.C.)
Il 15 ottobre del 70 a.C., sotto il consolato di Pompeo Magno e Licinio Crasso, nasceva ad Andes, un distretto rurale (pagus) della Gallia Cisalpina, nei pressi di Mantova, il poeta Publio Virgilio Marone, autore delle Bucoliche, delle Georgiche e dell’Eneide. Molto scarse sono le notizie sui suoi primi anni di vita. Proveniva da una famiglia di umili origini, che tuttavia aveva acquisito una certa agiatezza: il padre per alcuni era un vasaio, per altri un bracciante che, lavorando al servizio di Magio, un facoltoso mercante di cui sposò la figlia, avrebbe a poco a poco accresciuto le sue sostanze, allevando api e acquistando terreni; narra la leggenda che la madre lo partorì alle prime luci dell’alba, per strada, in un fossato. Aveva anche due fratelli, Silone e Flacco.
Trascorse l’adolescenza a Cremona dove studiò grammatica e, a quindici anni, nel 55 a.C., indossò la toga virile, nuovamente sotto il consolato di Pompeo e Crasso, nello stesso giorno in cui moriva il poeta Lucrezio; si trasferì poi a Milano e infine a Roma, dove studiò retorica sotto la guida del famoso maestro Epidio, per coltivare l’arte dell’eloquenza, com’era consuetudine per i giovani delle famiglie benestanti. Ben presto, resosi conto di non essere portato per l’eloquenza, abbandonò la retorica e si recò a Napoli, presso la scuola del filosofo epicureo Sirone. Aveva ventotto anni quando iniziò a comporre le Bucoliche, che richiamarono su di lui l’attenzione di Mecenate, che lo volle nel suo circolo.
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