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giovedì 3 dicembre 2020

S. Maria degli Angeli e dei Martiri alle Terme di Roma (leggende Romane)

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Buongiorno a tutti ❤️
Benvenuti a S. Maria degli Angeli e dei Martiri alle Terme di Roma, l'ultimo grandioso progetto architettonico del genio di Michelangelo, monumento di storia, fede, arte e scienza.
La Basilica nasce nel 1561 per volontà di Antonio Lo Duca, un sacerdote siciliano devoto al culto degli angeli, che vi ha dedicato tutta la sua vita fino alla morte, avvenuta il 30 febbraio 1564, pochi giorni dopo la scomparsa di Michelangelo.
Fu Pio IV, Giovan Angelo dè Medici (1559-1565) che accolse il travagliato desiderio del sacerdote, non essendo questi riuscito a convincere i quattro papi cui si era rivolto e che avevano preceduto Pio IV, a costruire una chiesa entro le Terme di Diocleziano.
Della costruzione fu incaricato il grande Michelangelo, ormai 86enne, che ne stese il progetto ed ebbe la felice intuizione di lasciare intatte le strutture romane dell’aula rettangolare delle Terme ( per alcuni archeologi si sarebbe trattato dell’antico Tepidarium, per altri del Frigidarium). Per creare l’abside il disegno prevedeva di utilizzare la “natatio” (o piscina scoperta ad acqua fredda).
Michelangelo previde di includere nella nuova chiesa il tepidarium, compresi i vani angolari delle vasche (le attuali due cappelle dopo l’aula rotonda e le altre due prima del presbiterio) oltre i due ambienti attigui sui lati corti (aula rotonda e parte della natatio poi trasformata in coro rettangolare con una volta a botte).
Lasciò intatte le otto enormi colonne di granito e aprì due porte all’estremità dell’aula, assegnando, come accesso principale, quello che dava su Termini (attuale cappella Albergati chiusa poi dall’Orlandi) in modo che chi entrasse avesse la splendida visione d’infilata, dell’aula rettangolare lunga oltre 90 metri.
Nel corso del 1700 intervenne sulla chiesa l’architetto Clemente Orlandi che alterò profondamente il progetto michelangiolesco chiudendo le due entrate del transetto, lasciando solo quella su piazza Esedra e murando tre degli arconi all’intersezione dei bracci e riducendo, di conseguenza, gli enormi finestroni romani che davano luce alla chiesa.

domenica 29 novembre 2020

‎Mizzio Marcelli‎ a Leggende romane

L'immagine può contenere: persone in piedi, cielo, pianta, albero, nuvola, erba, fiore, spazio all'aperto e natura
L'immagine può contenere: spazio all'aperto, testo e natura

sabato 28 novembre 2020

Riaperte le tombe di Nefertari e Seti I.       


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Detteglio della tomba di Nefertari / ph. Tratta dal libro “Nefertari e la Valle delle Regine”; Leblanc – Siliotti; ed. Giunti

Finalmente è arrivato il giorno tanto sospirato da tutti gli amanti e grandi appassionati dell’antico Egitto!

Da oggi, 1 novembre 2016, dopo oltre dieci anni di chiusura, sarà possibile visitare due tra le più ricche e meravigliose sepolture dell’antica Kemet. Le tombe di Nefertari e Seti I, rispettivamente Grande Sposa Reale e padre di Ramesse II, accoglieranno di nuovo tutti coloro che vorranno rimanere incantati ed ammaliati dalle loro splendide decorazioni. I biglietti si potranno acquistare presso le biglietterie presenti nelle relative valli, nella Valle delle Regine per la visita della QV66 e nella Valle dei Re per la KV17. Come già era stato annunciato dal Ministero delle Antichità prima dell’estate, i biglietti non saranno a buon mercato, per la visita di ciascun ipogeo saranno necessarie 1.000 LE, quasi €.100,00, ma si tratta comunque di un prezzo di molto inferiore a quello che chiedevano finora per le visite esclusive, ovvero 20.000 LE per gruppi di dieci persone.

Sempre da oggi sarà disponibile anche il LuxorPass, un biglietto valido per 5 giorni con il quale sarà possibile visitare ogni tempio e tomba della zona di Luqsor. Il biglietto speciale potrà essere acquistato presso l’east bank tuftish, l’ufficio antichità che si trova sulla sponda orientale, proprio dietro il Museo di Luqsor. Il pacchetto prevede diverse possibilità di scelta:

– $ 100 USD a persona ($ 50 USD per gli studenti) con l’esclusione delle tombe di Nefertari e Seti I;

– $ 200 USD a persona ($ 100 USD per gli studenti) comprensivo degli ingressi alle sepolture di Nefertari e Seti I.

Tomba di Seti I, KV17
Tomba di Seti I, KV17

La decisione di aprire di nuovo al pubblico queste tombe è nata dalla necessità sempre più crescente di attirare turismo in Egitto; il paese versa in condizioni di crisi da troppo tempo, così facendo le autorità egiziane sperano di incentivare le persone a tornare nella splendida terra dei faraoni e risollevare un turismo ogni giorno sempre più in calo. Ma la decisione è stata presa con molta difficoltà, in quanto le pitture conservate potrebbero risentire di questo nuovo flusso di visite. La delicatezza e la fragilità degli intonaci avevano infatti imposto la chiusura definitiva delle tombe dopo il loro lungo restauro; la presenza dei visitatori altererebbe il fragile microclima e comprometterebbe tutto il lavoro di conservazione svolto. Proprio per cercare di tenere in sicurezza questi inestimabili tesori il Ministero delle Antichità aveva già deciso di avviare la costruzione di copie a grandezza naturale destinate al turismo di massa. Vista la nuova iniziativa, sempre nell’intento di preservare gli affreschi, il Ministero ha deciso di contenere il numero dei visitatori che non potrà mai superare le 100/150 unità giornaliere.

La prima guerra macedonica (Leggende Romane)

La prima guerra macedonica La seconda guerra punica fu la prima grande guerra mondiale del Mediterraneo, che coinvolse moltissimi stati. Non...